Le cartelle esattoriali rappresentano un titolo esecutivo, ovvero un atto amministrativo con cui la Pubblica Amministrazione applica la riscossione tributaria delle imposte in capo ai soggetti morosi.
Il contribuente può scoprire di avere un debito nei confronti dello Stato da più di cinque anni in diversi modi:
Con la ricezione delle cartelle Equitalia (concessionario), si apre un procedimento volto a recuperare crediti di entità rilevante, attuando le misure esecutive o cautelari del credito, ai danni del cittadino moroso.
L’esecutività di questo titolo, legittima il concessionario, dopo 60 giorni dalla notifica della ricezione delle cartelle esattoriali, a promuovere l’azione di pignoramento ai danni del contribuente, salvo i casi in cui:
L’efficacia della cartella esattoriale è collegata all’esistenza del ruolo, ovvero del documento che viene internamente predisposto dall’ufficio creditore (INPS, Equitalia). Questa deve contenere le somme dovute, i dati del debitore, la data in cui il ruolo diventa esecutivo, il riferimento all’eventuale precedente atto di accertamento.
Se l’addebito ricevuto è per il contribuente, infondato, questo deve presentare le sue contestazioni all'ufficio impositore e chiederne l'annullamento.
In caso di esito positivo sull’ illegittimità dell’atto, l’Ufficio deve annullarlo e procedere con lo sgravio, rendendo inefficace la cartella e interrompendo le procedure di riscossione.
Se l’Ufficio non ha annullato la cartella invece, il contribuente deve presentare ricorso alla Commissione Tributaria entro 60 giorni dalla notifica.
In caso di impugnazione delle cartelle esattoriali INPS e INAIL è necessario far fede ai vincoli temporali relativi al motivo per cui si intende procedere. Se ad esempio riguarda un vizio di ruolo, l’impugnazione deve avvenire entro 40 giorni dalla ricezione mentre per vizi di forma entro 20 giorni.
La rottamazione delle cartelle esattoriali rappresenta un’agevolazione per il contribuente che può estinguere i debiti iscritti al ruolo senza pagare gli interessi di mora e le sanzioni. Non sono oggetto di rottamazione però:
Vi sono alcuni accadimenti che determinano la nullità della cartella esattoriale ovvero: il superamento del termine di decadenza, la mancata motivazione nella cartella esattoriale, la mancanza delle aliquote applicate per addivenire a quel determinato importo che il contribuente deve pagare.
A differenza della prescrizione che rappresenta il termine massimo entro cui effettuare la riscossione nei confronti del contribuente, la decadenza è il termine entro il quale la cartella iscritta a ruolo deve essere notificata al contribuente.
I termini di decadenza delle cartelle esattoriali sono diversi a seconda dell’imposta. Riguardo imposte sui redditi, iva e Irap la cartella va notificata a pena di decadenza entro il 31 dicembre:
Se la cartella di pagamento è collegata ad una sentenza passata in giudicato relativa ad un rigetto da parte del giudice di un ricorso del contribuente contro un’imposta, la prescrizione è di 10 anni.
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